Cerca la tua felicità, è possibile

Ho sempre avuto un debole per gli spot della Barilla e del Mulino Bianco: da bambina quelle sequenze di un mondo ovattato ricco di buoni sentimenti mi facevano immaginare una vita dove non c’era spazio per la cattiveria, l’avidità, la superficialità e l’orgoglio, adesso, invece, con uno sguardo più cinico e disilluso, li guardo con tenera nostalgia di un mondo che non esiste più o, forse, non è mai esistito.

Eppure, ancora oggi, gli spot del Mulino Bianco sussurrano qualcosa che la realtà esterna tenta inesorabilmente di far sparire dal nostro animo: le cose semplici esistono e sono quelle che possono davvero regalarci momenti di felicità pura.

Già, la felicità, quella che Giacomo Leopardi associava all’attesa e ai ricordi, quella che molti perpetuano nel possesso di cose materiali o nel successo lavorativo o nell’ascesa verso il potere, quella che sembra svanire nel momento stesso in cui pensiamo di raggiungerla.

È il caso del nuovo spot del Mulino Bianco di questi primi mesi del 2022 che recita nel suo payoff “Cerca la tua felicità”. Le sequenze di questo nuovo spot non ci propongono un uomo all’apice del suo successo, né autovetture di lusso, né storie d’amore smielate, né shopping spudorato tra i negozi dei grandi brand; ci propongono solamente un bambino che adora lasciar cadere un biscotto in una tazza colma di caffelatte, con un gesto spontaneo e repentino tanto da creare schizzi di latte e caffè attorno alla tazza, noncurante di ciò che bagnano e sotto gli occhi severi del papà che, senza parlare, accenna un rimprovero con lo sguardo per la piccola marachella. E ci propongono poi lo stesso bambino che cresce, diventa un ragazzo, un uomo e poi lui stesso un papà che riesce ancora a tirar fuori la stessa spontaneità, proibita agli adulti, che coltivava quando era piccolo e, attento ad eventuali sguardi di disapprovazione, ripete quel gesto, trovando, ancora oggi e da adulto, la sua segreta felicità.

E allora, mi chiedo, se è vero che bisogna sempre guardare il mondo con gli occhi di un bambino, forse è lì che va cercata la nostra felicità, nelle cose semplici, nelle cose spontanee, in gesti ed azioni che riuscivano a darci felicità quando il nostro animo era libero dai preconcetti e dai dettami della società, quando eravamo istintivi e facevamo qualcosa solo per la breve, effimera ma reale gioia di farla.

È possibile essere felici, basta cercare la propria felicità, senza pensare a ciò che per il mondo vuol dire essere felici, ma pensando solamente a ciò che vuol dire per noi.

Cerca la tua felicità, è possibile.